Nicola Mineo,uomo del dialogo

E’ stato il presidente della mia seduta di laurea, lo appresi quando, con imbarazzo e con piacere, me lo trovai di fronte con la toga. Non è stato un mio insegnante, ma naturalmente studiai il suo importante e citatissimo testo su Dante. Per me Nicola Mineo era, anche, un tesserato, illustre, della sezione del Partito comunista di Giarre. Frequentava poco la sezione, ma noi giovani sapevamo che ci sarebbe stato nei momenti importanti. Ricordo negli anni ottanta una campagna elettorale, mi pare per le provinciali, in cui fu candidato, durante la quale andavamo in largo ed in lungo nei quartieri della città. Durante l’annuale tesseramento del partito mi assumevo l’impegno, insieme ad altri compagni, di portare la tessera ad un gruppo di compagne e compagni, come allora ci si chiamava all’interno del partito. Andavo anche da Nicola Mineo, a me, allora giovane donna curiosa del mondo, piaceva chiacchierare una mezz’oretta seduta nella sua nuova biblioteca, realizzata da un artigiano, tra i tanti suoi libri. La discussione era sulla politica, naturalmente sui libri, su come stava la sua bambina. Nel 1989 fu fondata, l’Associazione Storia Patria, su cui molto si spese, che delineò una pacificazione culturale tra le forze politiche giarresi in campo. Conservo una foto che ci ritrae mentre mi consegna, da assessore al comune di Giarre ma anche come sostenitore dell’associazione UNITRE, una targa in quanto relatrice di un incontro tenuto nella giornata dell’8 marzo. Conservo, infine, le mail che ci siamo scambiate il 2 gennaio del 2020 a proposito del dibattito sulla mancanza di librerie a Giarre ,sul degrado del nostro territorio e sul degrado della scuola nonostante le ingenti risorse di cui è destinataria. Lui mi scrisse a proposito di Giarre : io vorrei aprire un dibattito. Si tratta di capire dove … vada la cultura a Giarre. Penso che sia ancora un dibattito ancora aperto da continuare in nome di Nicola Mineo, professore Emerito.