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Intervista all’attore Totò Cascio “Ho avuto la gloria, la prova e ancora la gloria”

Salvatore Cascio detto Totò, 43 anni , è stato lo straordinario attore bambino di uno dei film più celebri del cinema italiano “Nuovo Cinema Pariso”. Adesso è venuto anche a Giarre nello splendido e rinnovato Cine Teatro Rex a presentare la quarta edizione del suo libro scritto con Giorgio De Martino “La Gloria e la Prova. Il mio nuovo cinema paradiso 2.0”, che si avvale della prefazione di Giuseppe Tornatore e della postfazione di Andrea Bocelli. Un evento perfettamente riuscito in cui l’autore è riuscito a toccare il cuore del pubblico presente che ha riempito il nuovo cinema recentemente ristrutturato.

In quest’opera si narra la sua esperienza umana dal successo immenso del film alla vicenda travagliata vissuta dall’età di 11 anni in seguito ad una retinite pigmentosa con edema maculare, che gli ha procurato una perdita progressiva, irreversibile, quasi totale della vista al punto di indurlo a rinunciare a quella che era una carriera promettente e radiosa. Totò era diventato un personaggio televisivo partecipando proprio da bambino al Maurizio Costanzo Show. Mentre all’età di soli 9 anni esordisce nel film di Giuseppe Tornatore con il ruolo di non protagonista di Salvatore “Totò” Di Vita che da adulto venne  interpretato dall’attore francese Jacques Perrin.

Andrea Giuseppe Cerra, Totò Cascio e Giovanni Finocchiaro

Il  film ebbe un percorso frastagliato con diverse edizioni e vi fu una prima versione del film, lunga 173 minuti, che venne presentata in anteprima mondiale al festival  Europa Cinema di Bari il 29 settembre 1988, ottenendo un grande accoglienza dal pubblico con reazioni contrastanti dei critici. Una seconda versione venne ridotta a 155 minuti, venne distribuita nelle sale nel novembre 1988, andando incontro persino a uno scarso successo di pubblico. Si è arrivati ad una terza e ultima versione, della durata di 123 minuti, ottenne il successo internazionale di pubblico e critica, vincendo numerosi premi tra cui il  Grand Prix Speciale della Giuria  al Festival di Cannes del 1989, il Golden Globe per il miglior film straniero nel gennaio del 1990 e infine l’apoteosi con l’assegnazione del Premio Oscar per il miglior film straniero  nel marzo 1990.Mentre il piccolo Totò conquista il British Academy of Film and Television Arts nella categoria attore non protagonista rimanendo il più giovane a riceverlo.  Il regista Tornatore fece lunghi provini nelle scuole elementari prima di sceglierlo e successivamente lo inserisce anche nel cast del film “Stanno tutti bene” uscito nel 1990.

Totò Cascio in una scena del film ”Nuovo cinema Paradiso”

Nei primi anni novanta Totò partecipa ad altri film nel ruolo di coprotagonista, incidendo anche un 45 giri in coppia con il presentatore Fabrizio Frizzi che si intitola L’orso, abbandonando infine le scene dopo l’ultima interpretazione in Jackpot del 1992. Riappare sugli schermi ne  “Il morso del serpente” per la regia di Luigi Parisi. Nel 2014 invece  è tra gli interpreti del film documentario “Protagonisti per sempre” di Mimmo Verdesca che ha vinto il Giffoni Film Festival come miglior documentario. In questa produzione affronta per la prima volta  la sua esperienza umana e le scelte che hanno caratterizzato la sua carriera e la sua vita di attore bambino tra i più popolari.

Nel febbraio del 2022 esce la sua autobiografia dal titolo “La gloria e la prova”. Oggi Totò è un uomo adulto, tuttavia conserva la purezza, il candore e la dolcezza di quel bambino che ha incantato il pubblico di tutto il mondo. Nonostante le traversie del suo vissuto è un persona ironica, allegra e piena di vita, un modello umano da seguire per la tenacia e la volontà che ha avuto. Prima della presentazione del libro curata da Alfio Zappalà, Giovanni Finocchiaro e Andrea Giuseppe Cerra abbiamo scambiato con lui un breve  colloquio assai vivace ed emozionante .

Qual è la percezione che hai avuto da bambino del tuo successo?

L’ho vissuto con naturalezza e spontaneità come se fosse un gioco e questo il modo giusto di viverlo  soprattutto quando si è bambini. Sotto la guida di Tornatore tutto diventa più facile e più bello.

Il grande Philipe Noiret ti ha guidato in questo film. Come hai vissuto questo rapporto con l’attore francese?

Alla fine è diventato un mio compagno di gioco. La differenza era che lui parlava francese ed io a malapena il siciliano. C’era un feeling intenso, sembrava che avessimo fatto tantissimi film insieme. C’era una alchimia e una magia incredibile tra noi.

Philippe Noiret e Totò Cascio in una scena di Nuovo Cinema Paradiso

“Nuovo Cinema Paradiso” è un film toccante e commovente con profondi significati sui temi dell’esistenza , del  senso della vita  e di fare le cose…

Dell’amore, della passione, della voglia di fare come dici giustamente. Ma soprattutto è un film spartiacque per il cinema italiano perché riportare l’Oscar in Italia dopo 15 anni da “Amarcord” di Federico Fellini è un successo mondiale, memorabile e indimenticabile . Bisogna dare atto ed esprimere gratitudine a Peppuccio Tornatore per questo merito storico.

Tornatore è un grandissimo regista che tratta i temi della nostra terra e li esporta nel mondo.

Peppuccio è orgoglio siciliano e nazionale che ha una marcia in più e bisogna ricordare che quando ha fatto “Nuovo Cinema Paradiso” aveva 32 anni quindi chapeau al suo immenso talento.

 Un filma che ha segnato un’epoca. A che cosa addebiti questo successo di Nuovo Cinema Paradiso ?

C’era un clima fantastico, ci siamo divertiti e c’era davvero una grande unione .Secondo me nessuno immaginava quel successo neanche Tornatore che questa enorme affermazione in tutto mondo. Non c’erano grandi aspettative, non si immaginava nessun traguardo neanche che arrivasse in qualche festival , il film è stato realizzato con grande spontaneità,  passione e naturalezza e tanto divertimento. E poi alla fine la qualità ripaga sempre

Hai scritto questo libro straordinario “La gloria e la prova”, narrazione del  successo e delle difficoltà che hai vissuto. Dopo il grande Totò(il principe De Curtis), sei il Totò più celebre del cinema italiano . Cosa significa questo titolo?

(Totò sorride n.d.r. )La gloria è facile da accettare da accogliere, da condividere, e da mostrare. Poi nella mia vita è arrivata la prova che sarebbe la retinite pigmentosa, io che per anni non ne parlavo, odiavo queste due paroline. Nel primo capitolo parlo proprio della mia prova. Sono riuscito a trasformare la mia condanna in condizione, per anni non ho condiviso e non ho parlato mi sono chiuso in me stesso,ci sono stati momenti difficili. E un libro di presa di coscienza e coraggio, chiedere aiuto non è un atto di debolezza, tutt’altro dico  è proprio l’opposto. Ed essere qui a Giarre dopo aver fatto un centinaio di presentazioni, siamo alla quarta edizione è un sogno…

Miranda Grasso, Totò Cascio e Rosario Sorace

Hai superato la prova…

(Totò sorride n.d.r.) Pensavo poco fa in macchina che se potessi tornare indietro direi alla mia casa editrice di cambiare il titolo: la gloria ,la prova e ancora la gloria.

Nella copertina c’è la foto del film di un bambino stupito. C’è ancora questo stupore e amore per il cinema?

Lo stupore lo conservo sempre, che  è meravigliarsi per la vita, cogliere i dettagli ,il senso della vita, la gratitudine. Prima mi lamentavo e soffrivo per ciò che mi mancava. Adesso ringrazio soprattutto per le cose belle che ho e l’affetto delle persone quello è fondamentale.

Stasera Giarre ti abbraccerà.

Lo spero tanto.

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Rosario Sorace, nasce a Giarre il 13 maggio 1958;nel 1972, a 14 anni, inizia un intenso impegno politico e sociale. A soli 25 anni diventa segretario regionale dei giovani socialisti in Sicilia e dopo due anni, nel 1985, viene eletto al Consiglio Comunale di Giarre. Successivamente, viene eletto al Consiglio Provinciale di Catania dove svolge la carica di Assessore allo Sviluppo Economico. Nel 1991 viene eletto Segretario della Federazione Provinciale del PSI di Catania. Nel contempo consegue la laurea in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Catania in cui oggi svolge il servizio in qualità di funzionario di Biblioteca del Dipartimento di Scienze Chimiche. È giornalista pubblicista. Collabora dal 2018 con i giornali on line IENE SICULE, SIKELIAN, IL CORRIERE DI SICILIA e AVANTI LIVE. È un grande di lettore di prosa e scrittore di poesie.

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