C’era una volta, Gran Varietà

Un programma radiofonico che ebbe inizio il 3 luglio 1966 nelle stazioni di Radio 2 e che ebbe un successo tale al punto da avere ben 13 stagioni dal 1966 al 1979 arrivando a toccare punte di oltre otto milioni di radioascoltatori, cifre che al giorno d’oggi sarebbero impossibili da raggiungere via etere
Gran Varietà veniva registrato nello studio A di via Asiago 10, che è ancora oggi la sede principale della Radio rai, veniva poi montato, missato e poi trasmesso in differita spacciandolo abilmente per uno spettacolo nel quale il direttore d’orchestra, il pubblico, il mitico coro dei 4+4 di Nora Orlando interagiscono con il presentatore che poteva essere Johnny Dorelli, Raimondo Vianello, Lelio Luttazzi, Gino Bramieri e tanti altri attori, comici, cantanti, cabarettisti interagivano come se fossero in diretta. Il sottofondo sonoro e la partecipazione del pubblico con risate e applausi, creavano il sostegno sonoro dello spettacolo per cui l’ascoltatore si sentiva coinvolto e proiettato dentro come se fosse lo spettatore ideale della puntata, pur trovandosi a casa mentre sta preparando oltre il ragù della domenica nel periodo autunno inverno, o a mare con la radiolina portatile utile per ascoltare sotto l’ombrellone, gli sketches, le battute e i tormentoni tipici della trasmissione.
La trasmissione veniva trasmessa ad un orario mattutino: la domenica dalle 9.30 sino alle 11.00 per poi essere replicata il sabato pomeriggio dalle 17.00 sempre su Radio 2, le conduzioni variavano, così come le sigle di apertura e le rubriche dei comici i cui nomi sono di primo piano; si pensi ad attori come Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Paolo Panelli, Gigi Proietti, Enrico Montesano, Raimondo Vianello, Paolo Stoppa, Rita Morelli, Gino Bramieri, Paola Pitagora, Gina Lollobrigida, Nino Manfredi e tanti altri che con i loro sketches hanno allietato gli italiani, grazie al lavoro di scrittori come Amurri, Verde, Jurgens etc.
Poi, nel 1976, l’avvento delle radio private e i modelli radiofonici alla Alto Gradimento cominciarono a prendere piede e Gran Varietà ed un certo modo di fare Radio, ispirandosi addirittura a Varietà televisivi tipo Studio1 cominciava a declinare sempre più sino all’inevitabile epilogo.
Per fortuna, connettendo con i siti della Radio Rai possiamo ancora oggi ascoltare tramite internet i numeri comici che hanno reso immortale questa straordinaria e unica trasmissione che è stata Gran Varietà.