Bellini, the Brass group conquista Catania con Bacharach

Nato da una piccola realtà musicale, è cresciuto fino a diventare un punto di riferimento internazionale nel panorama jazz. E così, domenica 23 febbraio The Brass Group – Orchestra Jazz Siciliana è approdato sul suggestivo palcoscenico del Teatro Bellini per un concerto davvero singolare, che si è rivelato un grande successo ed è stato capace di regalare momenti di autentica emozione a tutti gli spettatori.
Complice anche il compositore celeberrimo cui lo spettacolo è stato dedicato, quel Burt Bacharach che ha rappresentato, come ha ben sottolineato il Maestro Giovanni Cultrera, sovrintendente dell’Ente lirico etneo, una delle figure più iconiche della seconda metà del Novecento musicale americano, capace di creare innumerevoli sinfonie di tre minuti con melodie sofisticate e arrangiamenti innovativi.
E non è stata di certo una scelta casuale quella di Bacharach, se le sue composizioni più famose sono state sono state interpretate da artisti intramontabili come Dionne Warwick, i Beatles, Aretha Franklin, Tom Jones, Dusty Springfield e Luther Vandross, e sono ormai indelebilmente scolpite nell’immaginario musicale di moltissimi appassionati.
La frizzante orchestra, brillantemente diretta dal maestro Domenico Riina, che ne ha curato anche gli arrangiamenti e l’orchestrazione, ha visto sulla scena la potente e modulabile voce di Lucy Garsia, che ha saputo dare ad ogni brano della scaletta adeguata interpretazione, mostrandosi eclettica e versatile quanto basta, oltre che brava e naturale presentatrice della serata, animata da straordinari ricordi della sua adolescenza musicale. Invidiabile è apparso l’amalgama dell’ensemble orchestrale, che da cinquant’anni si dedica alla produzione e promozione della musica jazz e si conferma una solida realtà promotrice della quintessenza di un genere affascinante.
Così, in un teatro Bellini sold out dal grande impatto visivo, si sono diffuse le magiche note delle più celebri canzoni di Bacharach , da “Walk on by” a “Do you know the way to San Josè” fino a “The look of love”, “I say a little prayer”, “Close to you” e alla splendida ballata “Alfie”, punteggiate dagli interventi di un ospite di eccezione come l’armonicista Giuseppe Milici, capace di distinguersi con la sua armonica a bocca per un’esecuzione puntuale, appassionata e il racconto molto gradito di aneddoti della sua carriera di musicista, che hanno strappato sorrisi e applausi al folto pubblico.
Il tutto orchestrato dalla direzione coinvolgente di Domenico Riina, il cui feeling con orchestra, cantante e solista è apparso tangibile, conferendo all’esecuzione quella marcia in più, che ha reso il concerto un momento di profonda unione di anime, accomunate dalla magia delle note di Bacharach. Un plauso alle azzeccate scelte del Bellini per il suo programma di musica sinfonica sempre più vario e accattivante.