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Ad Acireale si è svolta una qualificata e apprezzata conferenza sulla Donna nel’900

Si è svolta nella preziosa cornice della Chiesa Santa Venera ad Acireale, gioiello dell’architettura barocca settecentesca, un’importante conferenza sulla donna del ‘900. L’evento, inserito nella programmazione del mese della Cultura ad Acireale, è stato promosso dall’associazione Città Domani e da SiciliAntica sede di Acireale, con il patrocinio del Comune di Acireale. I saluti istituzionali sono stati portati dall’assessore alla Cultura, avv. Enzo Di Mauro, che ha lodato l’iniziativa, inserita a buon  titolo nella programmazione del mese della Cultura, manifestazione per dare impulso al territorio fortemente voluta dall’amministrazione Barbagallo, con la partecipazione della Regione Siciliana. I saluti anche di Don Marcello Pulvirenti, nella cui parrocchia di San Michele  si è costituito  il gruppo fondatore  che ha dato vita all’associazione Città Domani, promossa dal consigliere Francesco D’Ambra e dal Presidente dell’associazione stessa.

Il consigliere comunale, dott. Francesco D’Ambra, ha aperto i lavori, mettendo in risalto l’intuizione di svolgere l’evento nella cornice di una Chiesa su cui si punta l’attenzione per le qualità artitistico/culturali riferite alla corrente tardo barocco acese. La prima relatrice è stata  la prof.ssa Rosaria Trovato, che ha esposto brillantemente l’excursus storico delle conquiste  femminili per la propria emancipazione, per la realizzazione della partita’ dei diritti politici e civili, senza discriminazioni di genere. Puntando l’attenzione sull’operato di donne illustri che si sono distinte nel corso dello scorso secolo per il contributo fornito alla società,  in vari campi, da quello letterario al campo delle scienze e della medicina. Successivamente è intervenuta  la dott.ssa Silvana Cardì,  presidente di SiciliAntica Acireale, la quale si è soffermata sulle enormi difficoltà riscontrate dalla lotta donne per la conquista di parità dei  diritti . “E’ stata una battaglia  lunga e tortuosa. Infatti, solo con la legge n.66/1963, -ha soggiunto Silvana Cardì- le donne sono state ammesse  a poter partecipare ai concorsi per il pubblico impiego, ai pubblici uffici e a tutte le carriere senza discriminazioni. E ,quindi,  è stata consentita l’ammissione e la  partecipazione delle donne  ai concorsi in magistratura e per la  carriera prefettizia”. “Questa conquista si deve a Rosa Oliva,-ha ricordato la dott.ssa Cardì- che ha presentato un ricorso che poi è stato vinto alla Corte Costituzionale per essere ammessa al concorso presso il Ministero dell’interno  con sentenza storica (n.33 del Maggio 1960”.

Chiara Ciminello,Silvana Cardì e Rosaria Trovato 

L’intervento tanto atteso e di grande rilievo emotivo è stato quello di  Suor Chiara Ciminello, fondatrice delle sorelle minori della Misericordia. Congregazione religiosa che è molto attiva e presente nel territorio di Caltagirone. Suor Chiara ha incantato i presenti, portando la testimonianza della propria attività a favore delle donne vittime di tratta, costrette a prostituirsi, contro la propria volontà. “Aiutiamo le donne ad uscire dal tunnel della schiavitù, -ha affermato la valorosa suora-insieme alle loro alle figlie, bimbe ancora piccole che già conoscono il dolore della violenza e delle vessazioni, sia emotive che fisiche”. “La congregazione di Suor Chiara si occupa anche di sostenere i carcerati, gli uomini condannati per reati di  violenza  sessuale, spesso a loro volta abusati da bambini”. La testimonianza di Suor Chiara ha toccato le corde dell’anima, creando visibile emozione trai partecipanti, attenti e commossi. Infine bisogna ricordare l’importante mostra multimediale sui costumi d’epoca delle donne dei primi anni del novecento in cui si evince l’evoluzione storica del cammino dell’ emancipazione femminile in tutti i suoi aspetti. La ripresa video delle immagini sono state curate da Ezio Trovato e Rossella Pennisi e ha avuto un grande apprezzamento dai visitatori e dal pubblico. Successo hano avuto le delizie dolciarie dello chef Mario Privitera, ideatore del famoso pandolce AMURI DI ACI.

Un plauso speciale va fatto alla giornalista dott.ssa Rita Vinciguerra, collaboratrice della VdJ e di altre testate tra cui il nostro giornale, la quale  coordinato brillantemente  lo svolgimento dei lavori della conferenza.

Marco Maria Patti "Commercialista e Revisore Legale" sin dal '91 esercita la professione, ha svolto diversi incarichi nell'ambito Giudiziale quale Consulente del Giudice presso il Tribunale di Catania e prestigiosi incarichi nel controllo Legale di Enti Pubblici e Partecipate. E' stato membro della Commissione Giudiziale dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili di Catania, oggi è membro della Commissione Enti pubblici e Partecipate dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili di Catania. E' membro della Commissione Nazionale CTU Civili e Penali del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili in Roma. Nella vita si è occupato di attività Sociale ed è presidente della Associazione Circoli di Critica Sociale, rivolta anche alla Ricerca ed è Presidente dell'Associazione Uniquique Suum. Negli anni ha rivolto i suoi studi alla ricerca del Vero, in particolar modo avviandosi nello studio dei tre pilastri della Forza, Bellezza e Sapienza cercando analogie nella cultura Abramitica del periodo che si collega alla Guerra contro i Re ed alla prefigurazione di Melchisedec.

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