Il dottor Alberto Cardillo, 34 anni, ha ottenuto nei giorni scorsi dall’on. Francesco Scarpinato la nomina a Capo di gabinetto dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana e dell’Identità Siciliana. Il fatto è stato salutato con soddisfazione in tutti gli ambienti politici, istituzionali e culturali del nostro territorio per un giovane che ha dimostrato competenza, professionalità e concretezza nei vari incarichi che ha ricoperto. Alberto Cardillo possiede due lauree: la prima Specialistica in Scienze della Difesa e della Sicurezza, l’altra Magistrale in Scienze Politiche. Inoltre è stato autore del libro “Pensiero Forte, viaggio con Kelsen nella crisi della democrazia”, (ed. Bonfirraro) , un saggio di grande interesse e di rilievo bibliografico su uno dei più grandi pensatori del costituzionalismo moderno e dello Stato di diritto. Vanta numerose collaborazioni con diversi giornali.
Cardillo è stato vicepresidente del Consiglio e Assessore ai Beni Culturali a Mascali. Ha avuto numerosi ruoli nell’ambito regionali tra cui quello di Segretario politico nel Gabinetto dell’allora Assessore al Turismo di Manlio Messina durante il Governo di Nello Musumeci, poi anche di componente indicato dalla Regione nel Comitato Nazionale Nino Martoglio ed è stato Commissario delle Guide Alpine e Vulcanologiche della Regione Siciliana, avviando dopo decenni la selezione di altre 80 guide vulcanologiche. È stato Direttore della Segreteria politica del Presidente dell’Assemblea Regionale Gaetano Galvagno. Siamo sicuri che al di là dell’appartenenza politica e degli interessi partitici ,Alberto Cardillo ,saprà svolgere nell’incarico di primo piano e di notevole responsabilità tecnica una funzione di rilancio dell’hinterland ionico etneo e ,naturalmente , essendo uno più stretti collaboratori dell’Assessore , potrà impegnarsi in prima persona per una promozione e valorizzazione dei beni culturali in Sicilia. Formuliamo ad Alberto Cardillo un augurio di buon lavoro per questo impegno burocratico e politico a cui è stato chiamato nella consapevolezza che la Sicilia ha bisogno di tante figure giovanili che portino linfa nuova all’apparato regionale.