Catania , corso della Scuola di formazione Futurlab “L’etica pubblica e la cultura della legalità, tra istituzioni e società civile”

CATANIA – L’attività del funzionario pubblico deve essere svolta nel rispetto rigoroso dei valori della disciplina e dell’onore, oltre che della legge. La corruzione è una degenerazione del sistema, i casi rilevati sono solo la punta dell’iceberg. Questi i temi trattati nel corso della lezione della Scuola di formazione sul bene comune su “L’etica pubblica e la cultura della legalità, tra Istituzioni e società civile”, organizzata da Futurlab insieme a CDO Sicilia. Dopo l’introduzione di Marzia Libro, avvocato del Foro di Catania e settore formazione di Futurlab, e Girolamo Difazio, coordinatore provinciale Fondazione Insigniti OMRI e già questore, i saluti istituzionali di Maria Carmela Librizzi, prefetto di Catania,
Maria Carmela Librizzi
e di Giuseppe Bellassai, questore di Catania. I temi dell’incontro sono stati sviluppati da: Ida Nicotra, professore Ordinario Diritto Costituzionale di Unict; Sebastiano Ardita, procuratore aggiunto della Repubblica, già direttore del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Dario Riccioli, avvocato penalista. Da remoto sono intervenuti: Giuseppe Busia, presidente Associazione nazionale anti corruzione; Gaetano Quagliariello, presidente Fondazione Magna Carta, già ministro. Particolarmente significativa la testimonianza di Andrea Franzoso, che denunciò spese illegali per circa 500mila euro dell’allora numero uno di Ferrovie Nord Milano, amministrazione dalla quale si è successivamente dimesso. L’incontro è stato moderato da Giuseppe Cicala, segretario generale nei Comuni e direttore della Scuola di Formazione per il Bene Comune. Hanno partecipato attivamente all’incontro gli studenti del “Galileo Galilei” e del “Principe Umberto” di Catania e del “Benedetto Radice” di Bronte.
L’ultima lezione del ciclo 2024-25 si terrà il prossimo 17 maggio sul tema “La cultura del bene comune“.